mercoledì 17 maggio 2017

I limiti della 'legalità', i limiti del 'liberismo', i limiti dell' Italia.

 

 

La mia linea di pensiero non è delle più diffuse e condivise ed a ragion di questo inizio a riassumerla per la prima volta nella sua interezza.


Quanto ho seminato in rete sono i momenti salienti ed i passaggi fondamentali che ho avuto per giungere a queste conclusioni che ben poco hanno di sovversivo ma vedono con senso critico sia la Politica ed i Partiti che i principi che questa applica e nello specifico intendo la 'Legalità'.


I vari attacchi che ho cercato di sferrare nel corso degli anni nei confronti dell'Amministrazione di Monfalcone non sono stati nulla di personale, ma solamente la coscenza che se volevo diffondere la mia visione del mondo contemporaneo ed il modus operandi alternativo che applico, dovevo giungere ad un'atto di forza, uno scontro frontale.

Lo stesso vale per i documenti che ho inoltrato nel correre degli anni presso i vari Ministeri, Prefettura, Giunta comunale e regionale sapendo che non avrebbero mai ottenuto risposta;
a tutte le cariche dello Stato sia per il Diritto alla Casa che per la mia situazione personale.
All 'allora Presidente della Repubblica  Giorgio Napolitano, ho già accennato della mia situazione penalistica e degli intenti poco criminali ma di tutela di interessi diffusi in vista di condanne definitive di detenzione ed ecco dopo qualche anno che ne giunge la prima di quattro mesi.


 L'intento primo di questa mania grafomane e talvolta logorroica nel comunicare alle Istituzioni è la prova inconfutabile che non abbia fini sovversive, motivo per cui lo Stato non ha motivo di mettermi al centro delle attività d'indagine.


Principalmente abbiamo tre punti da confutare per iniziare ad intravvedere la visione olistica dell' Italia che voglio condividere:


I limiti del Principio di Legalità.


Non ne contesto ogni sua parte ma solamente quando la 'Legge' è divvenuta un valore assoluto per se stesso immemore del motivo per cui è stata promulgata.

Esempio banale tanto per capirci:

Una Legge che aiuta i poveri ma il cui iter è talmente lungo che prima di giungerne al beneficio persone muoiono. Vedi altri esempi come interventi nelle zone terremotate degli ultimi anni dove ci sono sempre intenti nobili ma applicazione nefasta.

Su questa contrapposizione si basano le rivendicazioni per il 'Diritto alla Casa'.

I limiti del 'Liberismo'.



Riassumo in due concetti: l'accumulo di capitali non investiti sul territorio non porta ad un benessere diffuso. Il Liberismo applicato allo Stato che vuole una graduale ma continua ritrazione dello Stato in ambito sociale ( scuole, sanità e socio assistenziale )  ed economico      ( mercato borsistico e non interventi sulle economia  privi di regole il primo ed interventi il secondo) si sono già dimostrati disastrosi nella nostra amata America i cui disastri sociali sono visibili per chiunque contrapposti al 'sogno americano' di una possibile ricchezza personale.

I limiti del Bel Paese, l'Italia.



La 'rivoluzione liberale' che continuano a realizzare i Partiti di Centro è iniziata senza risolvere i problemi sospesi di prima: un paese diviso in due, un'economia fatta da piccole imprese inadatta al 'mercato globale'.
Una grande parte della popolazione Iataliana debita al lavoro terziario e priva di sbocchi occupazionali. Piccole imprese costrette a chiudere per la 'lotta contro l'evasione fiscale'; altri che hanno lavorato una vita e sono adesso poveri.

Rivoluzione non voluta dal 'basso' ma metodicamente applicata senza il conseno popolare che ne abrebbe giustificato quasi trenta anni di sofferenzè condivise nel tempo sempre da maggior numero di connazionali.




Queste sono le rivendicazioni politiche del 'delinquente', il comunista che ha saputo imparare dagli sbagli della Storia per dare nuova speranza al suo Paese.


Lontano da me gli solti e gli inetti,  

dove 

la pietra rimane fissa è solo d'inciampo.






Gilberto Mattei

Monfalcone 17\05\2017







mercoledì 10 maggio 2017

Povertà e Comunismo

Non sono 'comunista' ma già nel 2016 l'1% più ricco degli italiani era in possesso del 25% della ricchezza nazionale netta, 415 volte quella detenuta dal 20% più povero dei nostri connazionali. E in poco più di 100 anni il 10% più abbiente ha beneficiato di un incremento di reddito superiore a quello della metà più povera. Se si capovolge la piramide, si scopre che il 10% più povero dei nostri connazionali ha goduto di un risicato 1% di incremento, corrispondente ad appena 3,7 euro pro-capite all'anno a fronte di un incremento annuo di circa 365 euro del 10% più ricco. 



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sabato 29 aprile 2017

Sei in: Trieste > Cronaca > Primarie Pd, la guida seggio per... domenica Primarie Pd, la guida seggio per seggio in Fvg Dal voto di domenica dipende l’elezione dei componenti l’assemblea nazionale







UDINE. Parlamentari e peones a caccia di un posto in assemblea nazionale. Le primarie Pd non sono solo una corsa a tre per la segreteria, ma coinvolgono vari iscritti a sostegno delle mozioni "Avanti, insieme" di Matteo Renzi, "Unire l'Italia, unire il Pd" di Andrea Orlando e "Noi con Emiliano" di Michele Emiliano. Nelle liste presentate lo scorso 10 aprile alla commissione congressuale Fvg compaiono 49 nomi divisi in tre collegi: quello accorpato di Trieste e Gorizia (19 candidati), quello di Udine (20) e quello di Pordenone (10).   I componenti da eleggere? Un totale di 20 delegati, 7 a Trieste e Gorizia, 8 a Udine e 5 a Pordenone, individuati in ciascun collegio in misura proporzionale alle percentuali che otterranno i tre aspiranti alla segreteria. In lista, tra i renziani più noti, compaiono il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, il presidente del Consiglio Fvg Franco Iacop, il capogruppo Diego Moretti, la consigliera regionale Chiara Da Giau e la segretaria Fvg Antonella Grim. Mentre tra gli orlandiani ecco i deputati Giorgio Brandolin e Gianna Malisani, l'assessore all'Agricoltura Cristiano Shaurli, il consigliere regionale Vincenzo Martines, l'ex consigliera di piazza Oberdan Annamaria Menosso, il segretario provinciale di Gorizia Marco Rossi e la presidente del comitato per il ministro della Giustizia Caterina Conti.
A guidare la minipattuglia pro Emiliano c'è Serena Francovig, assessore comunale a Staranzano. A completare la lista Trieste-Gorizia, tra gli altri, il coordinatore del forum sanità nella segreteria regionale Lorenzo Cociani, la segretaria del Pd monfalconese Lucia Giurissa e la ronchese Flavia Iacchini per Orlando; Livio Taverna di Medea e Monica Ravalico di Monfalcone per Emiliano; l'ex assessore triestino Laura Famulari, Sabrina Fontana di Fogliano e il goriziano Marco Della Gaspera per Renzi.
Iscritti ed elettori del Pd troveranno i nomi sulla scheda domenica dalle 8 alle 20 nei 160 seggi del territorio regionale (a Doberdò e Savogna l'orario è ridotto, dalle 8 alle 13, mentre a San Floriano si voterà dalle 15 alle 20). Tra sedi di partito e istituzionali, sale di associazioni e gazebo, tutte "controllate" dall'esercito di 800 volontari schierati dal Pd, ci sarà almeno una postazione in ogni comune della Venezia Giulia tranne che a Dolegna (gli elettori potranno recarsi a Cormòns), Mariano (voteranno a Gradisca) e Moraro (si potrà votare a Capriva).
Secondo statuto dem, avranno diritto di voto tutti coloro che dichiareranno di riconoscersi nella proposta politica del partito, di sostenerlo alle elezioni e che accettino di essere registrati nell'albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Inoltre, gli elettori si dovranno presentare con un documento di riconoscimento, la tessera elettorale e 2 euro in tasca come contributo per l'intera operazione. Per alcune categorie di votanti - elettori fuori sede, i ragazzi tra i 16 e i 18 anni, i cittadini Ue residenti in Italia e quelli stranieri in possesso del permesso di soggiorno - è obbligatoria la preregistrazione online nel sito www.primariepd2017.it. 

A ieri sera era ancora possibile procedere dopo la proroga di qualche ora decisa dal partito rispetto alla scadenza delle 12.










Dalla corrente 'renziana' puramente liberale a quanto rimane dei referenti bersaniani 'conservatori statalisti' molto presenti in provincia e forse una versione 'operaia' ed a servizio delle persone new entry della politica locale ed italiana che ha quale referente emergente una monfalconese che di politica ne 'mastica parecchio'. Ha scritto più volte del 'diritto alla casa' comprendendo dal bell'inizio che si tratta di una normativa obsoleta e da cambiare usando la Legge piuttosto che un 'delitto da perseguire'. Ha a cuore la vita operaia dalle quali trae origini Monfalcone ed il suo modo di rapportarsi e di 'fare politica' che è 'diverso' nei contenuti e nel modo di perseguirne i fini, in modo 'pulito' e seguendo i meriti. Monica Ravalico è una persona che stimo e che credo profondamente capace di rinnovare un partito anichilito da lotte di potere interne e privo di contenuti odierni. Vediamo che ne esce .... .







Gilberto Mattei







Monfalcone 29\04\2017






giovedì 27 aprile 2017

Il patto scellerato tra politica, e di conseguenza lo Stato e Chiesa. Cenni storici.



Il patto scellerato tra politica, e di conseguenza lo Stato e Chiesa. Cenni storici.

Mussolini avava bisogno del sostegno dei cattolici per la sua dittatura e firmò i patti lateranesi. Craxy aveva bisogno del consenso dei cattolici e firmò 1 per 1000 delle tasse allo stato italiano. Lo stato laico dov'è se si continuano a spendere soldi pubblici per mantenere il Vaticano, che è uno Stato sovrano?

Il patto scellerato tra politica, e di conseguenza lo Stato e Chiesa. Cenni storici.

sabato 22 aprile 2017

Il Golem Blog 0.5: Il Golem Blog: Il Sindaco Cisint di Monfalcone; tra leggenda urba...

Il Golem Blog 0.5: Il Golem Blog: Il Sindaco Cisint di Monfalcone; tra leggenda urba...





Il Sindaco Cisint di Monfalcone; tra leggenda urbana ed aspettative al di sopra della realtà.

Il Sindaco di Monfalcone, Annamaria Cisint è oggetto di dicerie a livello di 'leggenda urbana', alcune delle quali vi narro a seguito. Ha saputo creare aspettative notevoli per la sua carica istituzionale, ma tanto alte sono le aspettative dell'elettorato tanto è facile un tonfo enorme e clamoroso.




Ha saputo creare una rete fittissima per il contatto con il pubblico tra uffici e delegati per gli incontri e chi per conto dell'Amministrazione promuove le iniziative di particolare interesse, cioè continuare a tessere la trama per le regionali, in rete, cioè, in Facebook.

Il punto oscuro è che se anche si ha un'incontro con un'Assessore o delegato di questi poco si può fare a risolvere le singole situazioni. Questo però si guardano bene dal dirlo. Mia opinione, tutto fumo e 'zero' arrosto.

Riguardo le 'leggende urbane' ve ne racconto solamente quelle che ritengo più significative e delle quali sono stato uno dei due protagonisti.

Parlando con un'anziano in corriera l'altra mattina: ' .... ma hai visto ci sono meno "banga" in piazza da quando c'è la Cisint.' Le  ragioni di questo fatto, se fosse vero, non le ritengo proprio dovute al nuovo Sindaco.

Un'altra persona  ' ...... il Sindaco decide chi va a lavorare alla Fincantieri'. Altra affermazione alla quale non ho saputo cosa rispondere e mi ha lasciato a dir poco alibito.




Anna Maria Cinint Sindaco di Monfalcone ha i poteri di Superman, anzi Supergirl.  Leggende urbane sulle strade di Monfy ......

( Curiosità: immagine di sfondo usata in altre circostanze: una telenovelas.)

Ma tornando alla realtà .....




Del patrimonio pubblico che il Comune decide quale parte mettere i vendita, ci sono un bel pò di appartamenti che l'Amminnistrazione non ha nessuna intenzione di assegnare. Il motivo per cui posso affermare questo è che le richieste d'incontro per la verifica di fattibilità dei progetti che ho presentato riguardo il 'problema Casa'  non hanno avuto ancora seguito; presentati ad inizio mandato, poco dopo le elezioni.




Quindi l''Emergenza Casa' a Monfalcone non c'è più e l'Alta Tensione Abitativa si riduce al 'controllo degli abusivi'. 














 Il mio non è un punto di vista di parte come facilmente si può credere. Sono solamente smaliziato riguardo gli Eroi 'salvapopolo' ed in particolar modo in periodo di pre-elezioni regionali del 2018. Conoscendo in modo abbastanza approfondito le funzioni delle Amministrazioni locali è facile comprendere cosa si possa realizzare o meno.

Sino ad ora i problemi reali che ho posto all'attenzione della Giunta di Monfalcone non hanno avuto risposta concreta. Gli appuntamenti che ho richiesto con diversi Consiglieri dopo quindici giorni nemmeno fissati. Forse pure questa Giunta mi ha bollato come 'intoccabile' e mi emargina dalla scena politica locale. Facile tutto questo.

Lo scopo ultimo è dare l'impressione di 'muoversi' sino al prossimo anno quando tutto si accentrerà per le elezioni regionali del 2018. Alla fine sino ad ora è quanto ho visto, tanto fumo e nemmeno da lontano l'arrosto. Mi auguro di sbagliare, ma solamente i fatti saranno a smentirmi.




Parcheggio a Panzano per gli operai Fincantieri. Parcheggi per i residenti, il 'tappabuchi' per le promesse elettorali per il parcheggio che non si farà. Si cerca il consenso dei residenti cercando di risolvere così la perdita di voti per la mancata realizzazione del parcheggio. Ma questa è un'altra storia ancora ..... .



Alla fine stringi stringi sono una persona pacifica, solamente non sopporto chi racconta bugie e si fà scherno della credulità popolare abusando della propria carica istituzionale.


Ho sempre la speranza di dovermi ricredere, ma ..... 

a buon intenditor poche parole.


Gilberto Mattei